arratesainz@bookwyrm.social a publié une critique de Cien años de soledad par Gabriel García Márquez
None
4 étoiles
Un final redondo perfecto para terminar la historia de los Buendía
Livre relié, 384 pages
Langue : Italiano
Publié 2002 par Gruppo Editoriale L'Espresso SpA - Divisione la Repubblica.
Cent'anni di solitudine uscì nel 1967, e fu subito un evento epocale, con effetti dirompenti sulle acque allora un po' stagnanti del romanzo mondiale. Dal non ancora quarantenne Gabriel García Márquez giungeva improvvisamente il capolavoro capace di rivitalizzare, se non addirittura di ricreare, un genere e un punto di tangenza fra letteratura e mondo; e giungeva in forma di vero e proprio diluvio narrativo senza freni né regole, sostenuto da una tensione visionaria e da una carica fantastica assolutamente soverchianti ogni eventuale strettoia razionale. Macondo e la famiglia Buendía, con la grandiosa figura di Ursula e il succedersi degli Aureliani e degli Arcadii, costituiscono il nucleo di un mondo felice e aurorale, che si accampa su territori del tutto impregiudicati, non sfiorati dal giudizio né da qualsiasi altra forma di selezione dell'esistente, alieni dalla paura e dalla recriminazione. I morti che tornano e le assunzioni al cielo, le predizioni degli …
Cent'anni di solitudine uscì nel 1967, e fu subito un evento epocale, con effetti dirompenti sulle acque allora un po' stagnanti del romanzo mondiale. Dal non ancora quarantenne Gabriel García Márquez giungeva improvvisamente il capolavoro capace di rivitalizzare, se non addirittura di ricreare, un genere e un punto di tangenza fra letteratura e mondo; e giungeva in forma di vero e proprio diluvio narrativo senza freni né regole, sostenuto da una tensione visionaria e da una carica fantastica assolutamente soverchianti ogni eventuale strettoia razionale. Macondo e la famiglia Buendía, con la grandiosa figura di Ursula e il succedersi degli Aureliani e degli Arcadii, costituiscono il nucleo di un mondo felice e aurorale, che si accampa su territori del tutto impregiudicati, non sfiorati dal giudizio né da qualsiasi altra forma di selezione dell'esistente, alieni dalla paura e dalla recriminazione. I morti che tornano e le assunzioni al cielo, le predizioni degli zingari e i neonati con la coda di porco, le ragazze che mangiano terra, i cantori bicentenari e un'infinita serie di altri personaggi penetrano l'universo percettivo del lettore, violandone e sovvertendone le inerti paratie concettuali. E nel far questo, disegnano una dimensione "altra" del tutto priva della necessità di un Assoluto, dominata da una speranza pagana irriducibile all'osservanza di qualsivoglia comandamento, calata in un inconscio ignaro di Freud. È una dimensione che continua a coinvolgerci e a travolgerci con la forza inarrestabile di un'etica del miracolo libera da tentazioni di esorcismi, o di riscatti; un'etica germinata nelle pieghe di un tempo fuori dal tempo, «una ruota giratoria che avrebbe continuato a ronzare fino all'eternità, se non fosse stato per il logorio progressivo e irrimediabile dell'asse».
Un final redondo perfecto para terminar la historia de los Buendía
J'avais énormément d'attentes vu la reputation PHENOMENALE de ce livre, au final je trouves ça bon mais sans plus. Le titre m'a beaucoup attiré parceque je crois que je suis aussi atteint par cette malédiction de la solitude et la conclusion me pousse à recontacter mes "vieux" amis, j'imagine qu'il y a dans le texte pour chaque génération un certain type de solitude mais j'avoues ne pas tout avoir saisi si c'est le cas. Sinon bons sous-textes sur la course à la technologie qui peut être mauvaise pour la vie humaine, bonne critique du capitalisme/colonialisme avec les "républiques bananières", petites critiques de la religion aussi. Le livre est extrêmement dense, je peux pas dire que je me suis particulièrement ennuyé en le lisant mais passant à coté du sous-texte on se retrouve perdu plusieurs fois. Mtn hâte de voir l'adaptation netflix d'une oeuvre qui me semble très lié au format …
J'avais énormément d'attentes vu la reputation PHENOMENALE de ce livre, au final je trouves ça bon mais sans plus. Le titre m'a beaucoup attiré parceque je crois que je suis aussi atteint par cette malédiction de la solitude et la conclusion me pousse à recontacter mes "vieux" amis, j'imagine qu'il y a dans le texte pour chaque génération un certain type de solitude mais j'avoues ne pas tout avoir saisi si c'est le cas. Sinon bons sous-textes sur la course à la technologie qui peut être mauvaise pour la vie humaine, bonne critique du capitalisme/colonialisme avec les "républiques bananières", petites critiques de la religion aussi. Le livre est extrêmement dense, je peux pas dire que je me suis particulièrement ennuyé en le lisant mais passant à coté du sous-texte on se retrouve perdu plusieurs fois. Mtn hâte de voir l'adaptation netflix d'une oeuvre qui me semble très lié au format papier